• America Week - Episodio 7
    Feb 21 2025
    NEW YORK (ITALPRESS) - In soli trenta giorni dal suo ritorno alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump ha ribaltato sia la politica interna che quella estera degli Stati Uniti. Sin dal primo giorno, Trump ha dimostrato fretta e determinazione per realizzare il suo programma. Ha firmato una serie di ordini esecutivi per combattere l'immigrazione clandestina, bilanciare i dazi commerciali e per trasformare la pubblica amministrazione. Ha delegato a Elon Musk la supervisione di licenziamenti di massa tra i dipendenti federali, con l'obiettivo di snellire la burocrazia e ridurre la spesa pubblica. I suoi sostenitori vedono in queste azioni la realizzazione delle promesse elettorali e Trump le rilancia, proponendo di restituire ai cittadini una buona parte delle somme ricavate dai tagli alla burocrazia.
    Se sul fronte interno Trump ha seguito una linea acclamata dai sostenitori, in politica estera ha adottato un approccio decisamente più imprevedibile. Ha proposto l'annessione del Canada come 51º stato, l'acquisizione della Groenlandia e il ritorno al controllo statunitense del Canale di Panama. Inoltre, ha avanzato l'idea di trasformare Gaza in una località turistica gestita dagli Stati Uniti, escludendo la popolazione palestinese. Queste proposte hanno sollevato critiche a livello nazionale mettendo in discussione anche le tradizionali alleanze internazionali degli USA.
    La questione ucraina rappresenta l'esempio più eclatante della "verità flessibile" adottata dall'amministrazione Trump. In un discorso a Miami, il presidente ha definito Volodymyr Zelensky un "dittatore senza elezioni", accusandolo di aver provocato la guerra con la Russia e di avere solo il 4% dei consensi del popolo ucraino, suscitando indignazione. In risposta, Zelensky ha dichiarato che Trump vive in una "bolla di disinformazione russa".
    Mentre i suoi sostenitori apprezzano la sua franchezza e la volontà di sfidare lo status quo, molti critici temono che queste posizioni possano isolare ulteriormente gli Stati Uniti sulla scena mondiale.

    xo9/sat/gtr
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  • America Week - Episodio 6
    Feb 14 2025
    NEW YORK (ITALPRESS) - Nel sesto episodio di “America Week”, il nuovo appuntamento dell'Italpress che ogni settimana da New York propone notizie e analisi dagli Stati Uniti, Stefano Vaccara evidenzia come, invece di rallentare, Donald Trump abbia messo la quarta nella settimana in cui con una valanga di decisioni politiche suscita entusiasmo ma anche roventi critiche. Tariffe commerciali, licenziamenti nelle agenzie federali, trattative di pace per l’Ucraina e en plein al Senato sulle nomine per il suo governo.
    Parlando dell’Europa, Trump ha ripetuto che è tosta nell’imporre le sue tariffe e certe multe alle aziende americane - lanciando poi ulteriori accuse all’UE durante una successiva conferenza stampa con il presidente dell’India Narendra Modi, in cui Trump ha detto che gli europei “devono pagare di più perché gli Stati Uniti stanno aiutando l'Ucraina mentre l'Europa invece non ha fatto sentire il suo peso in termini di denaro”.
    Prima, parlando di tariffe, Trump aveva rivelato ai giornalisti che avrebbe voluto i dazi reciproci per l’Italia, la Spagna, la Francia già nel suo primo mandato ma che la pandemia “per la quale molte persone stavano morendo in questi paesi” gli ha fatto cambiare idea, aggiungendo: “Ho un cuore io”.
    La marcia in più della settimana di Trump ha avuto il clou con la telefonata con Vladimir Putin, definita dal presidente americano "lunga e altamente produttiva” durante la quale hanno concordato di avviare i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina. La pace si avvicina? I critici accusano Trump di aver già concesso tutto a Putin e l’ex consigliere della sicurezza nel primo mandato di Trump, John Bolton, ha detto che le proposte a Putin divulgate da Trump e il suo Segretario alla Difesa Pete Hegseth potevano essere state scritte dal Cremlino. Insomma una ricerca della pace che appare una politica di appeasment della Russia.
    fsc/gsl
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    5 mins
  • America Week - Episodio 5
    Feb 7 2025
    NEW YORK (ITALPRESS) - Nel nuovo episodio di “America Week”, il nuovo appuntamento dell'Italpress che ogni settimana da New York propone notizie e analisi dagli Stati Uniti, Stefano Vaccara evidenzia che la tattica di Donald Trump di inondare gli avversari con una raffica continua di decisioni “shock” rappresenta una strategia ormai ben collaudata che mira a disorientare l’opposizione e i media, impedendo loro di concentrarsi su un singolo suo provvedimento.
    Elemento chiave della partenza a razzo di Trump è Elon Musk, nominato a capo del Department of Government Efficiency (DOGE), il quale ha avviato l’assalto da “terminator” a diverse agenzie federali. Una delle mosse più controverse è stata la chiusura improvvisa dell’USAID, l’agenzia per lo sviluppo internazionale degli Stati Uniti, con l’annuncio che quasi tutto il personale sarebbe stato posto in congedo amministrativo.
    x09/mgg/gsl
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    6 mins
  • America Week - Episodio 4
    Jan 31 2025
    NEW YORK (ITALPRESS) - Nel nuovo episodio di “America Week”, il nuovo appuntamento dell'Italpress che ogni settimana da New York propone notizie e analisi dagli Stati Uniti, Stefano Vaccara parla delle mosse di Donald Trump da quando è rientrato alla Casa Bianca.
    Altro che “scioccare e stupire”, il presidente è all’attacco ma con il “caos”. Andare addosso all’avversario politico comunque e in qualunque occasione, anche quando ci sono ancora da recuperare a Washington i corpi inabissati nel fiume Potomac dei poveri passeggeri del volo che arrivava dal Kansas centrato in pieno da un elicottero militare in una collisione che non ha lasciato scampo a tutti i 67 a bordo, compresi i tre militari dell’hawk.
    A proposito di caos, il 27 gennaio, l'Office of Management and Budget ha emesso una direttiva che ordinava alle agenzie federali di "sospendere temporaneamente tutte le attività relative all'obbligo o all'erogazione di tutti gli aiuti finanziari federali". Questa misura includeva gli aiuti esteri, sovvenzioni e prestiti, con eccezioni per le prestazioni della Sicurezza Sociale e di Medicare. Questa mossa improvvisa ha causato confusione tra i dipendenti pubblici, i legislatori e le organizzazioni non profit, sollevando preoccupazioni sui possibili disservizi nei servizi essenziali.
    Intanto sono iniziate le tre audizioni al Senato ritenute più rischiose: Robert Kennedy Jr. per il ruolo di Segretario della Salute, Tulsi Gabbard come Direttrice dell’Intelligence Nazionale e Kash Patel come Direttore dell’FBI. Ognuno di loro ha affrontato un duro interrogatorio sulle proprie qualifiche, dichiarazioni passate e potenziali pregiudizi. Per essere bocciati, più di tre senatori repubblicani devono essere contrari alle nomine e tutto è ancora possibile.

    xo9/gtr/fsc
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    6 mins
  • America Week - Episodio 3
    Jan 24 2025
    NEW YORK (ITALPRESS) - Nel nuovo episodio di “America Week”, il nuovo appuntamento dell'Italpress che ogni settimana da New York propone notizie e analisi dagli Stati Uniti, Stefano Vaccara evidenzia che, con il discorso dell’inaugurazione, ma soprattutto con decine di executive order firmati lo stesso giorno dalla Casa Bianca, Donald Trump mantiene le promesse fatte in campagna elettorale ai suoi sostenitori MAGA. Ordina le deportazioni degli immigrati illegali - autorizzando a cercarli anche nelle chiese e nelle scuole - e abolendo in tutti i ministeri federali le direttive DEI (diversità equità e inclusività). Poi minaccia anche l’Europa che se non vorrà pagare dazi, deve investire e fabbricare i suoi prodotti in America.
    x09/mgg/gsl (video di Stefano Vaccara)
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    7 mins
  • America Week - Episodio 2
    Jan 17 2025
    NEW YORK (ITALPRESS) - Nel secondo episodio di “America Week” - il nuovo appuntamento dell'Italpress che ogni settimana da New York propone notizie e analisi dagli Stati Uniti - Stefano Vaccara evidenzia che, mentre si prepara l'inauguration "miliardaria" a Washington del 20 gennaio per Donald Trump, alla Casa Bianca Joe Biden pronuncia un discorso d'addio in cui il vecchio presidente mette in guardia gli americani dai pericoli del complesso tecnologico industriale con un messaggio simile a quello del presidente Eisenhower. Intanto al Congresso si tengono le audizioni per vistare i nominati al governo della nuova amministrazione repubblicana, ma chi rischia di essere bocciato? Nonostante gli scandali Pete Hegseth riuscirà a diventare capo del Pentagono e sicuramente anche l'italoamericana Pam Bondi, la brillante ex avvocato di Trump, diventerà ministra della giustizia. Allora chi rischia? Forse Robert Kennedy jr alla Sanità e Tulsi Gabbard per la National Intelligence.
    x09/mgg/gsl
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    6 mins
  • America Week - Episodio 1
    Jan 9 2025
    NEW YORK (ITALPRESS) - Nel primo episodio di “America Week” - il nuovo appuntamento dell'Italpress che ogni settimana da New York propone notizie e analisi dagli Stati Uniti - Stefano Vaccara racconta l’incendio che sta distruggendo interi quartieri di Los Angeles, metropoli da dieci milioni di abitanti e capitale dell’industria dello show business americano. Il presidente Joe Biden, che doveva partire per l’Italia, ha rinunciato al suo ultimo viaggio ufficiale per coordinare gli aiuti federali per la California. Mentre il presidente eletto Donald Trump non perde tempo per approfittare del disastro di Los Angeles e attaccare lo stesso Biden e il governatore democratico Gavin Newsom.
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    7 mins