Se ascolti Les Chemins de l’amour, una canzone di Francis Poulenc, potresti pensare che sia una melodia spumeggiante da cantare in un cabaret parigino. Ma se si approfondisce la biografia di Poulenc, si scopre che è autore anche di un’opera corale, Gloria, e ci si rende conto che si sta ascoltando qualcosa che sta rasentando il profondo. E se si scava ancora di più nella storia di Poulenc, si scopre che ha scritto anche l’opera Dialoghi delle Carmelitane, dove si viene travolti da una straziante profondità. (In questa opera suore carmelitane in fila marciano verso la ghigliottina mentre cantano il Salve Regina e vanno incontro alla morte una alla volta. Non per i deboli di cuore.)
Ma chi era Francis Poulenc, questo camaleonte compositore capace di deliziare l’orecchio e sconvolgere l’anima? In apparenza, era un affascinante gentiluomo parigino erede di un impero farmaceutico. Ma era molto di più. Approfondiamo la sua storia.
Biografia di Francis Poulenc
Francis Poulenc (1899-1963) è stato un compositore e pianista francese che ha dato un contributo significativo alla musica del XX secolo. Le sue composizioni includono canzoni, opere per pianoforte solo, musica da camera, brani corali, opere, balletti e musica orchestrale. Gran parte della sua musica è melodica, affascinante ed effervescente.
Poulenc era l’unico figlio di Émile Poulenc, un produttore farmaceutico di successo, e Jenny Royer. Anche se fu in gran parte autodidatta, Poulenc studiò con il pianista Ricardo Viñes (1875-1953) e il compositore Charles Koechlin (1867-1950).
Poco più che ventenne, Poulenc entrò a far parte del gruppo di giovani compositori noti come Les Six, ovvero Georges Auric, Louis Durey, Arthur Honegger, Darius Milhaud, Poulenc e Germaine Tailleferre. Grazie alla partitura vivace e melodica per il balletto Les Biches (1924) Poulenc fu consacrato immediatamente come compositore dalla voce unica che si distingueva dagli altri membri di quel gruppo.
Poulenc fu anche un abile pianista che spesso accompagnò l’illustre baritono Pierre Bernac (1899-1979) sia in recital che in registrazioni di notevoli canzoni di Poulenc.
Più tardi, Poulenc compose la sorprendente opera Dialoghi delle Carmelitane (1957), un’opera potente basata su eventi storici della Rivoluzione francese. Seguì il suo Gloria (1959), un’opera corale per soprano, coro e orchestra. Era un compositore che continuava a evolversi, e alla fine arrivò a un livello molto alto.
Canzoni
Banalités (un insieme di 5 canzoni su poesie di Guillaume Apollinaire)
Les Chansons villageoises (ciclo di canzoni su testi rustici scritti dallo stesso Poulenc)
Opere
Dialoghi delle Carmelitane
La Voix Humaine
Balletti
Les Biches
Concerti
Concerto per due pianoforti e orchestra in re minore
Concert champêtre per clavicembalo e orchestra
Opere corali
Gloria per Soprano, Coro e Orchestra
Musica da camera
Sonata per flauto e pianoforte