Trump: potremmo raggiungere un accordo con la Ue Podcast Por  arte de portada

Trump: potremmo raggiungere un accordo con la Ue

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Mentre il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, si trova a Washington per evitare i dazi del 30% minacciati da Trump, il presidente americano apre a una possibile intesa con Bruxelles. Trump ha dichiarato che "l’Ue ora vuole davvero un accordo" e che questo sarà "molto diverso" da quelli precedenti. Tuttavia, secondo il Financial Times, l’Unione Europea starebbe già lavorando a un elenco di contromisure sui servizi e controlli alle esportazioni, nel caso i negoziati fallissero entro il 1 agosto, misura sostenuta da Fabrizio Pagani. Confindustria intanto lancia l’allarme: un aumento al 30% dei dazi USA potrebbe causare una perdita di 38 miliardi di euro di export italiano verso gli Stati Uniti, su un totale attuale di 65 miliardi. Il commento è di Fabrizio Pagani - Partner Vitale&Co, docente a SciencesPo Parigi.

L’agosto caldo dei treni: nuovi orari e forti disagi per cantieri Pnrr

I disagi sui treni italiani, dovuti a cantieri estivi legati anche al Pnrr, si intensificheranno ad agosto. Le principali tratte ferroviarie, tra cui Roma-Milano, Napoli-Milano e Firenze-Napoli, subiranno ritardi anche di 2 ore, con i Frecciarossa che impiegheranno fino a 5 ore e 40 minuti. Secondo il Codacons, la competitività di aerei e pullman aumenterà. I lavori interesseranno anche tratte regionali cruciali, come la Terni-Roma e la Ancona-Orte, che subiranno interruzioni e sostituzioni con bus. Il ministro Giorgetti ha ricordato che grazie al Pnrr sono stati stanziati oltre 70 miliardi per il comparto trasporti, con già 20 miliardi in crescita nella logistica, ma ha ribadito la necessità di proseguire il lavoro anche oltre il 2026.Ne parliamo con Andrea Giuricin - Docente di Economia dei Trasporti, Università Bicocca di Milano.

Stellantis raddoppia in Marocco, ma infuria la polemica in Italia

Stellantis investirà 1,2 miliardi di euro per raddoppiare la produzione nell’impianto di Kenitra, in Marocco, portando la capacità a un milione di veicoli l’anno e assumendo 3.100 dipendenti. Lo stabilimento produrrà anche una nuova generazione di motori mini-ibridi dal 2026 e veicoli elettrici a tre ruote già da luglio. La decisione ha suscitato dure critiche in Italia, soprattutto da parte del dipartimento Economia della Lega, che accusa Stellantis di aver goduto di fondi pubblici italiani per anni e ora di spostare investimenti e posti di lavoro all’estero. Intanto, l’azienda ha anche fermato la produzione di veicoli a idrogeno in Francia e Polonia, giudicando il mercato non sostenibile, e valuta di sospendere il modello Dodge Hornet a Pomigliano d’Arco a causa dei dazi USA. Interviene Filomena Greco - Il Sole 24 Ore.

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