Episodios

  • San Siro, luglio 1995
    Jul 7 2025
    Il 7 e l'8 luglio 1995 si esibiscono sul palco di San Siro, con Vasco Rossi, quattro ragazzi bosniaci. Sono i Sikter, e anche se ora suonano davanti a decine di migliaia di persone hanno passato gli ultimi anni a suonare negli scantinati e nei club di Sarajevo con i sacchi alle finestre, perché dal 1992 la Bosnia Erzegovina è in guerra e la sua capitale sotto assedio. Questo è il video turistico promozionale della Jugoslavia che viene menzionato nell’episodio, e qui c’è il video dell’annuncio storico con cui Miodrag Zdravković, un giornalista serbo, diede per primo notizia della morte di Tito. Una canzone famosissima degli Zabranjeno Pušenje, Hadžija ili bos (nella copertina di quel disco il ragazzo che saluta sullo sfondo è Faris, il batterista dei Sikter). Un’altra canzone, meno famosa, di una leggendaria band alternativa sarajevese, gli SCH: Romanija. I frammenti dell’esibizione dei Sikter davanti alla cattedrale di Sarajevo, nel 1990. Qui, infine, trovi la versione integrale del pezzo dei Sikter che abbiamo usato per la sigla del Podcast: Gudra.
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  • Dal 7 luglio una storia di musica e sopravvivenza, durante l’assedio di Sarajevo
    Jul 3 2025
    Il 7 luglio del 1995 una band di ragazzi bosniaci che durante la guerra suonava negli scantinati di Sarajevo si trovò per una serie di coincidenze a esibirsi sul palco di San Siro, assieme a Vasco Rossi. Non erano famosi. Non avevano mai pubblicato un disco. Erano poco più che adolescenti, suonavano musica punk, e la loro band si chiamava ‘Sikter’ che in bosniaco significa più o meno “fuori dalle palle”. Eppure, questi quattro ragazzi ebbero allora un inaspettato momento di notorietà: oltre a Vasco Rossi, finirono a suonare con Bruce Dickinson degli Iron Maiden, con gli U2, con Brian Eno, e il video di un loro singolo era trasmesso dalla MTV britannica. La storia del concerto a San Siro e di quei ragazzi è raccontata nel nuovo podcast del Post, Sikter. Rodolfo Toè, che lo ha scritto e raccontato, cerca non solo di ricostruire la scena musicale e culturale alternativa di Sarajevo durante gli anni dell’assedio, ma anche di dare elementi utili a capire perché era iniziata una guerra in Bosnia Erzegovina, e perché a Sarajevo accadde il più lungo assedio militare della storia moderna.
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