
PUNTATA 3 – Rock'N'Words - Poesia sporca e vite sbagliate con CHARLES BUKOWSKI
No se pudo agregar al carrito
Solo puedes tener X títulos en el carrito para realizar el pago.
Add to Cart failed.
Por favor prueba de nuevo más tarde
Error al Agregar a Lista de Deseos.
Por favor prueba de nuevo más tarde
Error al eliminar de la lista de deseos.
Por favor prueba de nuevo más tarde
Error al añadir a tu biblioteca
Por favor intenta de nuevo
Error al seguir el podcast
Intenta nuevamente
Error al dejar de seguir el podcast
Intenta nuevamente
-
Narrado por:
-
De:
Acerca de esta escucha
C’è solo un uomo seduto al bancone, con la camicia stropicciata, una birra tiepida e la voce roca di chi ha visto troppo e ha smesso di fingere.
Parliamo di Post Office, il primo romanzo di Charles Bukowski, e della sua scrittura tagliente, feroce, più simile a un ceffone che a una carezza.
Un libro nato in tre settimane e diventato il manifesto di una generazione che non ha fatto la rivoluzione… perché stava lavorando, male, troppo, e odiando ogni singolo minuto.
Chi era Bukowski?
Un poeta maledetto con le tasche bucate, il cuore in ritardo e la macchina da scrivere come unica arma. Lavorava alle Poste, amava le donne sbagliate, e trovava la bellezza dove nessuno guardava: nei bar mal frequentati, nei turni notturni, negli sconfitti che non avevano più niente da perdere — tranne la dignità.
E quella se la giocavano ogni sera, a dadi. Post Office non è solo un romanzo: è una lettera d’amore mai spedita all’umanità più scartata. Una confessione ruvida scritta tra un turno all’inferno e una sbronza di sopravvivenza.
🎸 E la colonna sonora? È il grunge prima del grunge, è il blues marcio dei bar americani, è la voce di Tom Waits che ti sputa in faccia una poesia vera.
🎧 Premi play. Oggi niente morale. Solo verità che brucia.
adbl_web_global_use_to_activate_T1_webcro805_stickypopup
Todavía no hay opiniones