
Il Bel Paese - Serata 9
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Considerazioni sul tatuaggio, oggi pratica usuale ma allora stupefacente ignominia, descritto con dettagli che rasentano l'incuria ed il ribrezzo.
E poi i balli sulla ipnotica musica dei cembali, uomini e donne perduti nel ritmo dei tamburelli in una notte speciale, quella prima della festa dove il perdersi del corpo e dell'anima è catarsi prima della pace del giorno dedicato alla devozione.
E non finisce qui. Il mare, l'immensa distesa azzurra dove, il giorno dopo, sorge l'immane Sole, simbolo della vita che, poco dopo diventa protagonista della sua morte, della sua scomparsa dietro la Luna nella famosa eclissi dell'otto di Luglio del 1842.
Milano e la Lombardia furono spazzolati dall'ombra del nostro satellite ed un bimbo di quei giorni ce ne descrive l'evento, con lo sguardo innocente e con la consapevolezza di un adulto.
Ed il Sole, che diventa protagonista del racconto fino a terminare con la poesia, letta da una delle nipoti che rammenta a memoria le parole dello zio.
Un racconto da ascoltare con il cuore più che con le orecchie, con il sentimento più che con la razionalità.
Il queste parole che potete ascoltare c'è tutto l'amore che un naturalista muove verso il proprio Paese ed una analisi antropologica che ci aiuta a capire chi siamo, oggi, discendenti di quegli uomini e di quella cultura di 180 anni fa.
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