
Il (ri)-posizionamento strategico di ENI: tra narrazione patinata e realtà scomoda
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Ascolta questo episodio del podcast per immergerti in un’analisi approfondita e provocatoria del posizionamento strategico ENI, un tema che intreccia comunicazione aziendale, etica e transizione energetica in un contesto globale sempre più attento alla sostenibilità.
Perché ascoltarlo? Questo episodio offre uno sguardo critico sulla strategia di ENI, esplorando come il colosso energetico italiano abbia cercato di costruirsi un’immagine di leader etico e innovativo attraverso campagne pubblicitarie iconiche, come quelle del 2010 e 2011, che utilizzavano la suggestiva sand art di Ilana Yahav e la colonna sonora di Don’t Stop dei Fleetwood Mac.
Con parole come “rispetto”, “innovazione” e “cultura”, ENI ha dipinto un ritratto di sé come forza globale responsabile, ma l’episodio mette in luce il divario tra questa narrazione patinata e la realtà operativa, segnata da controversie ambientali e sociali. A Gela, Sicilia, le operazioni di ENI sono state associate a gravi problemi di inquinamento, con il sequestro dell’affiliata Eni Rewind nel 2021 per inadempienze nella bonifica di terreni contaminati da mercurio e idrocarburi.
Nel Delta del Niger, il gas flaring ha devastato comunità locali, nonostante le promesse di riduzione. In Congo, gli investimenti in sabbie bituminose e olio di palma minacciano foreste primarie, mentre il caso del DDT nel Lago Maggiore rievoca responsabilità storiche.
L’episodio non si limita a evidenziare le critiche: riconosce i passi avanti di ENI, come la biorefineria di Gela, che produce biocarburanti da materie prime biologiche, il progetto Waste to Fuel per convertire rifiuti in bio-olio e l’espansione di Plenitude, con oltre 2 GW di capacità rinnovabile nel 2024 . Esplora anche tecnologie innovative come la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) a Ravenna e iniziative di economia circolare, come il recupero di pneumatici per bitumi sostenibili.
Tuttavia, l’episodio si chiede se questi sforzi siano sufficienti o se rischino di essere percepiti come greenwashing, specialmente alla luce di ritardi nelle bonifiche, come a Porto Marghera, e delle critiche di ONG come Amnesty International. Nel contesto della transizione energetica, dove i criteri ESG sono imprescindibili, l’episodio analizza la sfida di ENI di allineare la sua immagine a un impegno operativo concreto, evitando il boomerang reputazionale in un’era di trasparenza digitale, dove inchieste come quelle di Report e discussioni su piattaforme come X possono amplificare le incongruenze.
L'episodio riflette sul bisogno di ENI di trasformare i valori dichiarati in azioni tangibili per conquistare credibilità. Una risorsa preziosa per chi desidera comprendere le complessità del branding aziendale, l’impatto delle scelte strategiche sull’ambiente e la società, e le dinamiche di un settore energetico in evoluzione.
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Leggi l'articolo integrale: https://www.cristianonordio.com/il-riposizionamento-strategico-di-eni/