Episodios

  • Gasperini a Roma
    Jun 17 2025

    Quanto durerà Giampiero Gasperini a Roma? Nella Roma, secondo quanto ha detto il papa Ranieri durante la presentazione, almeno tre anni, dovendo nel primo preoccuparsi di conoscere bene la squadra e l'ambiente e avere pazienza per le restrizioni sul mercato. Ma la confusione societaria, l'orizzonte temporale incerto della proprietà non giocano a favore del laboratorio sportivo e fisico di Gasperini, che dovrà capire innanzitutto come relazionarsi con gli umori e le pressioni della piazza.

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    6 m
  • Gattuso meglio di Mancini
    Jun 16 2025

    Gattuso come ct della Nazionale è una scelta disperata, frutto non di programmazione ma delle circostanze, una seconda scelta dopo il dietrofront di Ranieri. E' reduce da panchine di club di primo piano in cui ci è arrivato grazie al suo potente agente Jorge Mendes e in cui ha collezionato risultati inferiori alle attese, se non proprio fallimenti. Ma affidarsi al ritorno di Mancini , autocandidatosi al ruolo e caldeggiato dai media, sarebbe stato peggio.

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    7 m
  • Allegri senza Reijnders
    Jun 11 2025

    Il trasferimento di Reijnders al City, uno dei pochi motivi per seguire il Milan l'anno scorso e sperare in un radioso futuro, è un brutto segnale per i tifosi rossoneri. Il bilancio non ne aveva assoluto bisogno e neppure Allegri, così come Conte al Napoli, basta per convincere un calciatore che non sia a fine carriera a restare in una big italiana. Una notizia che non può non allarmare anche i tifosi nerazzurri che, gestiti da un fondo di investimento come i cugini, in caso di risultati sportivi negativi dovranno sacrificare un loro campione sull'altare del mantra del bilancio sempre in attivo.


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    6 m
  • Peggio l'Inter o l'Italia?
    Jun 10 2025

    “Quella brutta figura della Nazionale è stata quasi peggio della nostra in Champions” , ha sentenziato Marotta, con un tono consolatorio e autoassolutorio che è stridente rispetto al comune sentire della tifoseria nerazzurra.

    Ma il quesito che sta sotto ha ragion d’essere: peggio l’Inter contro il Paris Saint Germain o peggio l’Italia contro la Norvegia?

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    7 m
  • Spalletti per Juventus e Inter
    Jun 9 2025

    Nel giorno in cui Juventus e Inter si ritrovano per preparare il Mondiale per Club, Spalletti a Reggio Emilia scenderà in campo per l'ultima volta come ct dell'Italia. Non ricordo un altro caso di un tecnico che ha comunicato il proprio esonero alla vigilia di un appuntamento ufficiale, ma Luciano si è guadagnato questa possibilità rinunciando ai soldi rimanenti del suo contratto. E' stato un fallimento nel rapporto con i giocatori, per cui si è snaturato a tal punto da non riconoscersi più, ma non nei risultati che sono all'altezza delle qualità tecniche e umane di questa generazione di calciatori italiani. Nel suo futuro, in una epoca in cui i più esperti della panchina dettano ancora legge, la Juventus, magari già dopo il Mondiale per club, e l'Inter, se Chivu non si rivelerà all'altezza e Marotta dovesse perdere la fiducia della proprietà.

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    7 m
  • Chivu è un allenatore?
    Jun 6 2025

    Per dimenticare il Triplete sfumato, per dimenticare la fuga di Simone Inzaghi che pochi mesi fa indicava con le tre dita gli obiettivi della sua squadra, l’Inter si affida a un uomo che il Triplete non lo ha sbandierato a parole o con i gesti, ma lo ha realizzato davvero, da calciatore.

    Dopo i 20 milioni chiesti provocatoriamente dal Como per liberare Fabregas, la scelta è caduta su Cristian Chivu, 14 anni a Milano, prima da giocatore vincente, elegante e intelligente, da pragmatico tecnico delle giovanili poi. Fino al Parma, salvato con realismo e concretezza, le stesse doti che Marotta gli chiede per porre le basi per un nuovo ciclo e per farsi accettare da uno spogliatoio ancora devastato dalla finale di Monaco.

    Ma Chivu è un allenatore? Ed è un allenatore da Inter?

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    8 m
  • Finale da Inzaghi
    Jun 4 2025

    Simone Inzaghi in 48 ore passa dall’essere allenatore dell’Inter ad essere il tecnico dell’Al Hilal, alla vigilia del ritiro con la sua nuova squadra per preparare il Mondiale per Club, dove avrebbe dovuto andarci con i nerazzurri e dove potrebbe incontrare la stessa Inter da avversario. Un corto circuito non esattamente edificante, professionale e rispettoso del club e dei suoi tifosi, ancora scombussolati dal modo in cui si è persa la finale.In attesa del suo successore, è ora di fare un bilancio del suo quadriennio, con maggiore onestà intellettuale di quella dei giornalisti di Corriere e Gazzetta che nelle edizioni odierne lo hanno incolpato di aver destabilizzato l’ambiente,nella settimana della finale, con le sue parole di incertezza sulla permanenza e ricordato tutto i trofei che non ha vinto.

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    8 m
  • Psg-Inter 5-0: la resa finale
    Jun 3 2025

    Per vincere una finale devi giocarla. L’Inter l’ha raggiunta meritatamente, interpretando il neonato girone unico nel migliore dei modi fino alle due grandi imprese ammantate di aura ed epica contro Bayern Monaco e soprattutto Barcellona, ma non l’ha giocata. Non era l’Inter che abbiamo conosciuto in questi anni la squadra che è scesa in campo contro il Psg. Non era neppure una squadra. Quellache doveva essere la sublimazione di un percorso iniziato 4 anni fa, passato attraverso la precedente finale di Istanbul che era stata considerata da tutti come lo spartiacque verso una rinnovata consapevolezza dei propri mezzi, si ètrasformata in un disastro sportivo senza precedenti nel risultato finale e nel gap tattico, tecnico e di personalità esibito dalle due finaliste. Un approccio psicologico così fragile si spiega solamente con la tensione, l’ansia della responsabilità di dover conquistare quell’obiettivo senza aver più la possibilità in futuro di raggiungerlo

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    8 m
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