
Un quadretto portato da Santo Domingo dai Supplementi di «Un Viaggio in Italia» del 2004 di Guido Ceronetti
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La spiegazione: gli occhi significano presenza dell'anima; se le figure dipinte hanno gli occhi vuol dire che nel quadretto, essendoci l'anima, c'è qualcosa di prezioso che ne aumenta il valore di scambio.
Per avere gli occhi, bisogna pagare di più.
Questa dunque è una pittura povera, da pochi soldi.
Un'altra con gli occhi, inestimabile, non c'è.
Guarda attentamente le facce, in giro, guarda dentro le facce: vedrai che, con gli occhi, sebbene vedano, sono poche.
Se VUOI puoi cliccare sul link che trovi qui sotto per ASCOLTARE tutti i podcast di «Un Viaggio in Italia» https://penisolabella.blogspot.com/2024/06/un-viaggio-in-italia-del-1981-1983-di.html
A volte a piedi, a volte in treno, a volte in corriera, sempre con gli scrittori amati nella valigia: così Guido Ceronetti viaggiò in Italia in un periodo di circa due anni, fra il 1981 e il 1983, ispirato dall’editore Giulio Einaudi che aveva intuito sposarsi molto bene la sua indignazione satirica con il resoconto di viaggio.Ceronetti attraversa grandi città e piccole località di provincia, visita piazze, monumenti, musei, ma anche carceri, cimiteri, distretti di polizia, manicomi.Annota i manifesti affissi sui muri, le insegne dei negozi, e denuncia le volgarità che lo feriscono.Ma il libro non è solo un reportage splendidamente fazioso.E’ anche un taccuino affollato di pensieri, di citazioni, di idiosincrasie.
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